Origini

Teatrino dei pupi siciliani

Cunto e opra

Prima soggetto del cunto fummo, ma alla fine del XVIII secolo addivintammu protagonisti del Teatro d’Opra.
Da allora io e lu me compari Virticchiu raccontiamo le gesta di Orlando, dei paladini di Francia ai tempi di Re Carlo e le altre storie cavalleresche narrate da Giusto Lo Dico.
Ai tempi del cunto solo parola eravamo, ora abbiamo un corpo, da abili mani manovrati siamo e occupiamo il proscenio.
sagoma della Sicilia con Palermo e Catania

Tra Palermo e Catania

Sugnu un pupo palermitano: come raccontai prima i pupari nico mi hanno fatto, sono alto sulu 80 cm e i miei snodi mi fanno inginocchiare, mi muovo in uno spazio piccolo e il puparo, sempre al mio fianco ma ben nascosto, mi dà voce e calpesta il mio stesso terreno, chiddu bravo, tra na parrata e n’avutra, la spada ripone nell’elsa alla fine di una battaglia.
‘U me cumpari catanese è cchiù o menu 130 cm, ed è troppo orgoglioso per potersi inginocchiare, battagghieru è, tiene sempre la spada in mano.
Il suo teatro è grande e il puparo fa fatica a stare al suo fianco: usa un ponte dietro al fondale. Il puparo catanese a manovrare fa troppo sforzo e un altro puparo, ‘u parlaturi, gli dà voce.
sagoma di un pupo armato

Il paladino

Che sia palermitano o catanese, ‘u paladinu d’alpacca e rame è vistutu e la sua armatura è molto complessa: l’elmo col cimiero in testa avi, la corazza bombata duna forma al torace, gli schinieri sarvanu le gambe dagli attacchi a tradimento. Unn’amu a scurdari lo scudo, bello è, chinu chinu di dettagli, ci fa riconoscere l’amico dal nemico. Tanti sono i decori e tante sono le forme: a pizzo, a cori i Gesù, ovali, tunnu, a stidda e a guantera.

«Cumpari Nofriu, quali guantera? Non stavamo parlando dei paladini?»
«Compari Virticchiu, sempre a manciari pinsati? Ho appena finito di raccontare la nostra storia e descrivere i nostri compagni, ma ora lasciamo che si presentino da soli.»
«Ragione avete, sempre un’enciclopedia ambulante siti, ma sta vota è megghiu ca parlano da soli.»